CON DUE PROGETTI INNOVATIVI E IL SUPPORTO DELLE ISTITUZIONI, IL GRUPPO SEIPA PUNTA A UNA DIGITALIZZAZIONE AVANZATA E STRATEGICA DEI PROCESSI AZIENDALI

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19/05/2025

ATTUALITÀ

di Redazione

 

Le grandi imprese hanno raggiunto per il 97% almeno un primo livello di digitalizzazione ma le PMI sono ferme al 70,2%, con un gap ancora più ampio in termini di digitalizzazione avanzata: il 26,2% delle PMI contro l’83,1% delle grandi aziende: a metterlo in evidenza è il Gruppo Seipa impegnato dal 1968 nell’attività di fornitura di materiali e servizi in ambito C&D (costruzioni e demolizioni).

 

La digitalizzazione si conferma uno dei principali motori di sviluppo per il sistema produttivo italiano. È quanto emerge dal Rapporto «Imprese e ICT 2024» dellISTAT, che fotografa lo stato dellinnovazione digitale nelle imprese italiane.

 

Basandosi sui dati contenuti in questo report, il Gruppo Seipa —impegnato dal 1968 nellattività di fornitura di materiali e servizi in ambito C&D— mette in evidenza che il 70,2% delle PMI ha raggiunto almeno un livello base di digitalizzazione, mentre tra le grandi imprese la percentuale supera il 97%. Tuttavia, il gap resta ampio in termini di digitalizzazione avanzata: solo il 26,2% delle PMI raggiunge un livello elevato, contro l83,1% delle grandi aziende.

 

«La digitalizzazione non è più una scelta, ma una necessità» osservano gli specialisti del Gruppo Seipa. Investire in tecnologie digitali, in competenze ICT e in sicurezza informatica è fondamentale per garantire la competitività del tessuto produttivo, integrando e ottimizzando i processi.

 

Le imprese digitalmente più mature sono anche più resilienti, più produttive e più pronte a cogliere le sfide dei mercati globali. In uno scenario come quello contemporaneo è impossibile per unazienda ignorare la rapida efficienza derivante proprio dal processo di digitalizzazione.

 

Con lintegrazione di strumenti e tecnologie, infatti, è possibile sfruttare le opportunità offerte dal digitale per migliorare le performance aziendali, in termini di qualità e capacità produttiva. Tanto che aziende come Seipa, specializzata nel trattamento dei rifiuti inerti, in un mondo dove i flussi di lavoro sono sempre più velocizzati, si sono avvalse della presenza di esperti di innovazione al fine di guidare le attività di investimento in soluzioni tecnologiche, con queste ultime che puntano ad impattare in modo significativo sullo svolgimento dei processi.

 

Seipa ha deciso di andare sul sicuro. Linvestimento in digitalizzazione, infatti, genera vantaggi concreti e riscontrabili. Dallanalisi condotta dalla società di consulenza McKinsey, sulla piattaforma Global Lighthouse Network del World Economic Forum, è emerso un miglioramento compreso tra il 15% e il 30% della produttività, oltre ad aver registrato una riduzione tra il 10% e il 20% del costo della qualità.

 

A testimoniare la connessione tra Seipa sono i continui investimenti in macchinari ed impianti interconnessi, lintroduzione di soluzioni di automazione e digitalizzazione dei processi ed il trasferimento in cloud di molte di queste funzioni. Nonché una complessa rete interna di acquisizione, organizzazione ed armonizzazione dei dati, e reportistica avanzata.

 

A supporto di tali scelte una Regione Lazio estremamente attiva nelloffrire opportunità di digitalizzazione delle micro, piccole e medie imprese (MPMI) del territorio, con l'obiettivo di favorire l'adozione di tecnologie digitali avanzate e migliorare i processi aziendali attraverso l'implementazione di soluzioni innovative, con le imprese beneficiarie che possono ottenere anche contributi a fondo perduto.

 

Grazie ai fondi messi a disposizione del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) il gruppo è invece stato in grado di avviare due progetti di sperimentazione di tecnologie per la digitalizzazione dei processi di archiviazione del protocollo e storage in cloud, con logiche di identificazione avanzate ed in grado di aggiornarsi (machine learning) tramite lespansione del campo di conoscenze sintattiche e semantiche, nonché di pratiche di edilizia in modalità “stampa 3D” e di nuovi macchinari in grado di favorire la crescita delle pratiche di green procurement” nei confronti di attori pubblici e privati.

 

 

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