COME LA GESTIONE INTELLIGENTE DEGLI SCARTI EDILI PUÒ RIDURRE L’IMPATTO AMBIENTALE

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23/06/2025

ATTUALITÀ

di Redazione

 

Seipa anticipa le direttive UE e consolida il proprio impegno per un’edilizia eco-compatibile con un tasso di reimpiego superiore al 50%.

 

La gestione dei materiali inerti, tanto nella fase di produzione quanto in quelle di recupero e riutilizzo, è oggi uno dei temi più rilevanti e analizzati in ottica di sviluppo sostenibile. A metterlo in evidenza è il Gruppo Seipa, attivo dal 1968 nella fornitura di materiali e servizi per il settore delle costruzioni e demolizioni (C&D), rilevando che in Italia il settore rappresenta uno dei principali motori economici, perché queste attività richiedono un costante approvvigionamento di inerti ma, soprattutto, generano una categoria specifica di rifiuti “preziosi”: i cosiddetti inerti.

 

Nell'Unione Europea, secondo i dati Eurostat, i rifiuti inerti costituiscono quasi il 40% del totale dei rifiuti generati mentre in Italia la loro quota si aggira intorno a un terzo. «Il principale problema/opportunità legato a questa tipologia di rifiuti è la scarsa consapevolezza diffusa riguardo al loro potenziale impatto ambientale e al rischio di inquinamento che possono comportare» spiegano gli esperti del Gruppo Seipa.

 

Una gestione efficace dei rifiuti inerti, supportata da politiche aziendali orientate al riciclo e al riutilizzo, può generare numerosi benefici, a partire dalla tutela del territorio. In questo contesto si inserisce l’esperienza del Gruppo Seipa, che si è spesso distinto per scelte all’avanguardia rispetto al quadro normativo, dimostrando un impegno concreto verso un modello imprenditoriale attento alle tematiche ambientali. Un orientamento condiviso anche a livello europeo: l’Unione Europea, infatti, ha fissato l’obiettivo di recuperare il 70% dei rifiuti da costruzione e demolizione.

 

Tra le realtà del settore che hanno raccolto la sfida della sostenibilità spicca il Gruppo Seipa, che nel 2023 ha raggiunto un importante traguardo: triplicare l’impiego di materie prime-seconde rispetto a quello di materiali vergini, grazie all’adozione di soluzioni innovative. Questo risultato ha permesso all’azienda di superare già 2 anni fa il 50% di tasso di reimpiego, stabilendo un nuovo record nel settore.

 

Gli impianti di recupero degli inerti offrono la possibilità di trasformare i rifiuti in nuove materie prime utilizzabili nel settore edilizio, contribuendo così a ridurre il prelievo di risorse naturali. Questo processo non solo favorisce la sostenibilità ambientale, ma garantisce anche significativi vantaggi economici, sia per i privati che per la collettività.

 

Ogni attività di costruzione o demolizione genera inevitabilmente sul posto una quantità significativa di rifiuti inerti, che nella maggior parte dei casi devono essere adeguatamente trattati o smaltiti presso impianti dedicati. Grazie ai progressi tecnologici e agli investimenti nella ricerca –come dimostrato dall’esperienza del Gruppo Seipa– è oggi possibile ottenere da materiali di scarto prodotti betonabili e miscelabili, pronti per essere impiegati direttamente in opere di costruzione e riempimento.

 

Tra le pratiche maggiormente connesse alla tutela ambientale rientra la gestione delle discariche per inerti, fondamentali quando i materiali provenienti dalle attività di costruzione e demolizione non risultano idonei al recupero e alla reintroduzione nel ciclo produttivo. Per far fronte a questa esigenza, il Gruppo Seipa gestisce 4 invasi appositamente destinati al conferimento di rifiuti speciali originati da queste attività. E grazie a processi di separazione e trattamento specifici, anche i materiali provenienti da sbancamenti e demolizioni possono essere recuperati e trasformati in nuovi prodotti per l’edilizia, contribuendo così al rispetto dei principi di eco-compatibilità, oggi più che mai imprescindibili.

 

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