NUOVI MODI PER INVESTIRE? ECCO SU ENER2CROWD.COM UN PROGETTO CHE RIGUARDA L’ALDILÀ ED UN NUOVO MODO DI INVESTIRE PER GLI APPASSIONATI DEL MATTONE.

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05/07/2023

economia

di Redazione

 

Due progetti unici per investire sulla piattaforma ed app numero uno in Italia per gli investimenti green.

 

I GreenVestor, i risparmiatori etici che attraverso i loro investimenti vogliono combattere l’inquinamento e realizzare una transizione energetica inclusiva e democratica, hanno ora la possibilità di aderire a 2 progetti unici nel loro genere, del tutto inediti, ad altissima redditività.

Il primo progetto riguarda l’aldilà ed ha un tasso di rendimento del 9% annuo ed è garantito dalle fideiussioni personali dei soci fondatori. A proporlo su Ener2Crowd.com —la piattaforma ed app numero uno in Italia per gli investimenti green— è la «CSC Srl», che si propone di raccogliere da un minimo di 350 mila euro ad un massimo di mezzo milione, con l’obiettivo di completare la fase finale di sviluppo per la commercializzazione in larga scala della prima bara ecologica, inventata e brevettata dalla società.

«Quello delle bare è un business che non muore mai» commenta Giorgio Mottironi, CSO e co-fondatore della società benefit Ener2Crowd, Chief Analyst del GreenVestingForum, il forum della finanza alternativa verde, nonché Special Assistant to the Secretary-General for Environmental and Scientific Affairs dell’Organizzazione Mondiale per le Relazioni Internazionali (WOIR).

Un business che con CSC diventa ancora più competitivo, poiché i costi di produzione diventano sensibilmente più bassi, avvantaggiando sia gli operatori del settore che il pubblico.

«Grazie a un nuovo materiale in biopolimeri basato sul “bio-Pe”derivante dalla canna da zucchero, vengono inoltre ridotte drasticamente le emissioni di CO2 con un risparmio 35 volte superiore rispetto il normale e ordinario processo funerario» spiega il chimico Alberto Recchioni, fondatore e amministratore di CSC.

La “bara biopolimerica” pesa appena 24 kg e quando viene bruciata (il 37% degli italiani preferisce farsi cremare e la percentuale aumenta negli altri Paesi dell’Ue) produce 75,68 kg di CO2 oltre ai 2,75 kg di CO2 emessi dal metano nella combustione, per un totale di 78,43 kg di CO2.

«Ma considerato che il “bio Pe” ha una carbon footprint di -3,09 kg di CO2 (assorbe durante la sua produzione 3,09 kg di CO2 per ogni kg di “bio Pe” prodotto) ne deriva che in tutto il ciclo produzione-cremazione, si producono appena 4,3 kg di CO2 per ogni cofano, contro i 154,5 kg di CO2 di una bara tradizionale» spiega Alberto Recchioni.

L’innovativo cofano, inoltre, semplifica le operazioni perché pesa meno di un terzo di una bara tradizionale, impedisce la fuoriuscita di liquidi e gas migliorando quindi l’aspetto igenico-sanitario ed è impilabile, producendo quindi grandi risparmi per lo stoccaggio e per il trasporto.

Un business sicuro e perfino in espansione, anche alla luce del fatto che la cremazione è ormai in grande auge anche in Italia, dove erano 1.051 le cremazioni nel 1970 (0,2%), 2.230 nel 1980 (0,4%), 5.809 nel 1990 (1,1%), 30.137 nel 2000 (5,4%), 77.379 nel 2010 (13,2%) e 277.106 nel 2020 (37%).

Le attuali percentuali sono anche maggiori in molti altri Paesi europei. Ad esempio in Francia (39%), Spagna (44%), Germania (72%), Slovenia (74%), Gran Bretagna (78%), Danimarca e Svezia (80%), Svizzera (87%).

Il secondo progetto riguarda invece un classico, il mattone, ma in ottica completamente differente: in quella della condivisione. A proporlo su Ener2Crowd.com è la «YCare Napoli Porta Nolana Srl Benefit», nata dall'alleanza tra «InfinityHub SpA Benefit» e «ICS HOUSE Srl», che si propone di raccogliere da un minimo di 300 mila euro ad un massimo di mezzo milione, con l’obiettivo di effettuare interventi di efficientamento edile ed energetico in due distinti edifici, siti nelle vicinanze di Porta Nolana nella città di Napoli.

In questo caso il tasso di rendimento è dell’8% annuo, ma sale al 9% per i clienti Sardex, per i soci di InfinityHub e per chi ha partecipato alle precedenti campagne di InfinityHub.

Gli interventi —che avranno un costo complessivo di circa 3,36 milioni di euro— riguarderanno impianti meccanici, elettrici e di climatizzazione, fotovoltaico, infissi ad alta efficienza ed opere edili con isolamento dell’involucro di 2 edifici, uno in via Ferrante Loffredo, (in prossimità della stazione centrale) e l’altro in via San Cosmo fuori Porta Nolana, con la realizzazione finale di oltre 30 appartamenti che saranno utilizzati per sedi aziendali, residenze per studenti e lavoratori ed affitti di breve durata.

«Alla base vi è il grande desiderio di condividere —dividere con— l’energia che sostiene la vita, attraverso le risorse della natura che diventano calore ed anche economia (buona gestione della casa), per le persone, per un tempo che ha capacità di futuro (la vera sostenibilità)» spiega Massimiliano Braghin, promotore ed amministratore di YCare Napoli Porta Nolana Srl Benefit nonché inventore di InfinityHub e del «metodo Y», paradigma innovativo d’impresa, applicato ai progetti di riqualificazione energetica, che integra un nuovo modello di business con il fintech ed il socialing.

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