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Il
settore delle costruzioni è uno dei principali consumatori di risorse naturali
a livello globale. «Secondo il Global Status Report for Buildings and
Construction, l’industria edile è responsabile del 37% delle
emissioni di anidride carbonica e consuma oltre il 34% della domanda di energia
mondiale» sottolinea Valter Ciaraffoni, Direttore Generale del Gruppo
Seipa, impegnato dal 1968 nell’attività di fornitura di materiali
e servizi in ambito C&D (costruzioni e demolizioni).
In questo
ambito, l’Italia
eccelle con un impressionante 98% di riciclo degli inerti, ma poi —grande anomalia nel settore C&D— il tasso di sostituzione effettiva di questi
materiali rimane sorprendentemente basso, attestandosi
a un esiguo 0,4% su una produzione annua per complessivi 46
milioni di tonnellate di rifiuti inerti.
Eppure
le potenzialità degli aggregati riciclati sono enormi. Gli
aggregati inerti riciclati possiedono caratteristiche tecniche comparabili a
quelle degli aggregati naturali. Grazie ai progressi nella ricerca e all’innovazione
nel settore, questi materiali sono oggi utilizzabili in numerose applicazioni,
tra cui sottofondazioni, malte,
calcestruzzi e asfalti.
«Non vi sono più limiti tecnici od economici.
Riciclare rifiuti inerti ed impiegare aggregati da inerti riciclati è economicamente
conveniente sia nell’immediato che nel lungo termine, per gli
ovvi benefici ambientali che tale pratica circolare produce» spiega Valter Ciaraffoni, Direttore Generale del Gruppo Seipa, impegnato dal 1968 nell’attività di fornitura di materiali
e servizi nell’ambito delle costruzioni e
demolizioni.
Ed
ecco il ruolo di Gruppo Seipa nell’economia circolare. Negli
ultimi 20 anni, Seipa ha focalizzato i suoi sforzi sull’integrazione di tecnologie e pratiche orientate al riciclo dei rifiuti inerti provenienti dalle attività di
costruzione e demolizione, sia infrastrutturale che residenziale. Questo
impegno ha reso l’azienda una delle realtà più rilevanti nell’economia
circolare del settore, sia per i volumi trattati che per la costante
innovazione e ricerca sui materiali reintroducibili sul mercato.
Oggi, il
gruppo offre una gamma completa di
materiali inerti naturali e riciclati, inclusi calcestruzzi ed
asfalti, necessari per la realizzazione di opere infrastrutturali primarie.
Inoltre, fornisce una serie integrata di
servizi ambientali che spaziano dal trasporto dei
rifiuti alle demolizioni, fino alla bonifica e al ripristino
di aree deturpate.
Con le sue
23 certificazioni, il Gruppo Seipa si
distingue per l’impegno nel mantenere elevati standard di qualità legati
ai processi gestionali, ai materiali, all’ambiente ed alla sicurezza, garantendo trasparenza
nelle operazioni. Questa dedizione, unita all’esperienza consolidata nel settore, rende l’azienda una
delle più affidabili nella gestione dei servizi
ambientali e nella fornitura di materiali per i principali
cantieri infrastrutturali del Paese.
Ma,
nonostante le evidenti potenzialità degli aggregati
riciclati, il settore edile italiano continua
a privilegiare l’uso di materiali naturali. «Questa tendenza è influenzata da diversi
fattori, tra cui la percezione di una qualità inferiore dei materiali riciclati
» spiega Valter
Ciaraffoni.
Il
paradosso italiano nel settore del riciclo dei rifiuti inerti evidenzia la
necessità di un cambiamento culturale
ed operativo. Nonostante l’elevata percentuale di riciclo, l’effettiva
integrazione dei materiali riciclati nelle nuove costruzioni rimane minima.
Superare questa contraddizione è fondamentale per promuovere un’edilizia
più sostenibile e responsabile, in linea con gli obiettivi europei di economia
circolare e riduzione delle emissioni.
«Per una maggiore sostenibilità nel settore
edile —prosegue
il Direttore Generale del Gruppo Seipa— è essenziale
promuovere una maggiore consapevolezza
sui benefici ambientali ed economici derivanti dall’uso
di materiali riciclati, incentivare la
ricerca e l’innovazione nel settore ed abbracciare quelle politiche che
favoriscano l’adozione di pratiche sostenibili».
Insomma, il
percorso verso una maggiore sostenibilità nel settore edile richiede l’impegno congiunto
di istituzioni, imprese e cittadini, affinché l’uso di materiali riciclati diventi la norma
piuttosto che l’eccezione.
Anche perché la transizione verso un’edilizia sostenibile, fondata sull’economia
circolare e sul riciclo dei materiali, non è più una scelta, ma una necessità imposta
dai cambiamenti climatici e dalle
nuove esigenze ecologiche. Il settore edilizio, che per
anni ha estratto risorse naturali, ha ora la possibilità di ridurre
il proprio impatto e di trasformare i rifiuti in nuove risorse.
Seipa ha dimostrato che è possibile
percorrere questa strada e —con l’impegno di
tutti gli attori coinvolti— l’edilizia
italiana potrà diventare un esempio virtuoso di sostenibilità e innovazione.